Quali neonati debbono eseguire l’ecografia dell’anca?

La displasia o lussazione congenita dell'anca

E’ tutt’oggi oggetto di controversia se l’esame ecografico dell’anca debba essere esteso a tutti i neonati o essere selettivamente riservato solo a quelli che presentano fattori di rischio quali la familiarità per DCA e/o presentazione podalica.

Le ragioni a sostegno di quest’ultima ipotesi sono prevalentemente di natura economica ed organizzativa (costi elevati e difficoltà di erogare questa prestazione diagnostica alla intera platea della popolazione neonatale). Inoltre verrebbe imputato alla ecografia il rischio di sottoporre a trattamento un numero di pazienti maggiore del necessario.

Di fatto nella maggior parte dei paesi europei e nel Nord America l’esecuzione di questo esame è regolata da criteri più o meno restrittivi. Solo pochi paesi europei (Austria, Germania, Polonia) prevedono l’esecuzione dell’ecografia dell’anca in tutti i neonati a prescindere dal quadro clinico e dalla eventuale presenza di fattori di rischio.

Sono tuttavia molti gli argomenti in favore della esecuzione sistematica della ecografia in tutti i neonati:

  • È un esame semplice, economico, non invasivo
  • La percentuale di falsa negatività della ricerca del segno dello scatto di Ortolani non è né bassa né trascurabile (sino al 20 – 30% in alcune casistiche)
  • Esistono forme lievi di displasia, effettivamente silenti alla nascita ma ecograficamente evidenti, che possono sfuggire anche alla valutazione clinica di un medico esperto ed evolvere drammaticamente nei mesi successivi alla nascita
  • Una diagnosi ed un trattamento precoce consentono cure più semplici, più veloci, meno costose, meno traumatiche e risultati migliori
  • Una diagnosi tardiva oltre a richiedere trattamenti conservativi molto più lunghi e costosi espone al rischio di risultati meno soddisfacenti nell’immediato e ad artrosi in età adulta (artrosi secondaria dell’anca) (Fig. 11)
  • Se il ritardo nella diagnosi è nell’ordine di molti mesi ( o addirittura di qualche anno) il trattamento non potrà che essere chirurgico.
  • La chirurgia correttiva della lussazione congenita dell’anca è una chirurgia importante, invasiva, non sempre risolutiva e non esente da possibili complicazioni.

Fig. 11: Lieve displasia congenita dell’anca a fine accrescimento che esita in grave coxartrosi negli anni successivi

E’ necessario sapere che per ragioni tecniche (comparsa e progressivo incremento di volume del nucleo di ossificazione della testa del femore) l’ecografia dell’anca del neonato può essere utilmente effettuata solo sino al 6° mese di età. Dopo questa età si dovrà necessariamente ricorrere al tradizionale esame radiografico.