Cosa è la displasia congenita dell’anca?

La displasia o lussazione congenita dell'anca

La displasia congenita dell’anca (DCA) , “developmental hip dysplasia” (DDH) nella letteratura anglosassone, è una espressione riferita ad un ampio spettro di alterazioni congenite della morfologia articolare dell’anca neonatale.

Nella larga maggioranza dei casi alla nascita è presente un difetto anatomico caratterizzato dalla presenza di un cotile sfuggente ed ipoplasico che non garantisce un sufficiente grado di copertura alla testa femorale, che risulta quindi lateralizzata e migrata cranialmente (Fig. 1).

Fig. 1: Bambina di 1 anno. Anca sinistra displasica (si noti la maggiore inclinazione del tetto acetabolare).

Ne consegue una condizione di instabilità articolare a carattere progressivo, che quando non diagnosticata e correttamente trattata alla nascita, può rapidamente evolvere in età infantile in una vera e propria lussazione della testa del femore (Fig. 2 e 3) che, fuoriuscendo completamente dall’acetabolo, comporta un evidente accorciamento dell’arto (Fig. 4: a,b) associato ad una marcata e antiestetica zoppia (cosiddetta marcia anserina).

Fig. 2: Bambina di 18 mesi. Lussazione congenita dell’anca destra. Mancata diagnosi alla nascita. Testa femorale lussata e risalita cranialmente.

Fig. 3: Bambina di 4 anni. Lussazione congenita bilaterale dell’anca non diagnosticata alla nascita. Entrambe le teste femorali sono progressivamente migrate cranialmente fuori dell’acetabolo (paleo cotile) per trovare nuova e impropria collocazione in corrispondenza del tavolato iliaco esterno (neocotile)

Fig. 4 (a,b): Evidente accorciamento dell’arto inferiore sinistro in caso di lussazione congenita dell’anca dello stesso lato.