Di cosa mi occupo
Patologie Malformative
Parte rilevante e qualificante dell’attività assistenziale è rivolta alla cura delle patologie malformative dello scheletro.
Tra quelle che interessano il piede si ricordano le più comuni, quali il metatarso varo, il piede torto congenito, la polidattilia, ma anche le più rare come l’alluce varo congenito ed il gigantismo del piede.
La diagnosi precoce, clinica ed ecografia, ed il trattamento, conservativo e chirurgico, della lussazione congenita dell’anca costituiscono anch’esse specifico ed abituale campo di competenza dell’ortopedia pediatrica.
Anche il trattamento della rara lussazione congenita del ginocchio trova nello specialista in ortopedia pediatrica la naturale figura professionale di riferimento.
Disturbi dell'Accrescimento
In questo eterogeneo capitolo trovano collocazione una miscellanea di condizioni al confine tra la normale variabilità costituzionale e la franca espressione di patologia.
Esempi in tal senso paradigmatici sono il piede piatto e le variazioni dell’asse anatomico degli arti inferiori (ginocchio varo e ginocchio valgo).
Queste alterazioni possono essere normale espressione di variabilità individuale, o piuttosto di vera patologia, in funzione di parametri biologici e radiometrici che ne consentono una precisa identificazione ed orientano in modo decisivo il trattamento.
La differenza di lunghezza degli arti (dismetria) quando eccedente i limiti della variabilità fisiologica può richiedere la correzione chirurgica (accorciamento dell’arto ipermetrico o allungamento dell’arto ipometrico). Le cause della dismetria possono essere molteplici potendo essa conseguire a patologie genetiche, malformative, post-traumatiche etc..
Rientrano genericamente nel vasto capitolo dei disturbi di accrescimento anche le osteocondriti.
Con questo termine si fa riferimento ad un gruppo non omogeneo di condizioni cliniche e radiografiche caratterizzate da disturbi focali dei normali meccanismi di ossificazione e accrescimento dello scheletro immaturo. Le cause etiopatogenetiche non sono sempre ben definite e sono probabilmente molteplici (vascolari, endocrine, meccaniche etc.).
La denominazione della malattia varia in relazione alla sede della localizzazione, Morbo di Perthes a livello dell’anca, morbo di Osgood-Schlatter a livello della tuberosità tibiale anteriore.
La scoliosi è la deformità rigida e progressiva della colonna vertebrale in accrescimento. Generalmente descritta come deformazione ad “S italica” della normale conformazione rettilinea del rachide sul piano frontale essa richiede una diagnostica precoce ed un adeguato trattamento conservativo (ortesico e riabilitativo) per limitare il rischio di dover ricorrere ad una impegnativa procedura di correzione chirurgica.
Patologia Tumorale
Anche se la patologia tumorale è molto più frequente nell’età adulta, essa non risparmia purtroppo l’età pediatrica.
Fortunatamente nella maggioranza dei casi prevale la patologia tumorale benigna. In questo ambito le condizioni che più frequentemente richiedono l’intervento dell’ortopedico sono l’esostosi osteocartilaginea, la cisti ossea solitaria o aneurismatica, l’osteoma osteoide.
Patologia Infettiva
La patologia infettiva dell’apparato locomotore infantile non è di frequente riscontro alle nostre latitudini e nel nostro avanzato contesto sociosanitario. Tuttavia l’osteomielite ematogena e le osteoartriti settiche possono pregiudicare severamente la funzionalità dell’apparato scheletrico ed articolare quando non tempestivamente diagnosticate ed appropriatamente trattate.
Paralisi Cerebrale Infantile
La cerebropatia infantile perinatale può esitare in una condizione di spasticità di grado diversamente invalidante. Le forme più severe si associano a deformità articolari e scheletriche che possono richiedere interventi chirurgici volti al riallineamento ed al riequilibrio funzionale degli arti. Il ricorso a capsulotomie, allungamenti e trasposizioni tendinee, osteotomie correttive può in alcuni casi migliorare sensibilmente il nursing e l’autonomia funzionale di questi pazienti.
Traumatologia
Il trattamento delle fratture nello scheletro in accrescimento differisce sostanzialmente da quello comunemente praticato nell’età adulta.
Le peculiari caratteristiche biomeccaniche dell’osso infantile, la presenza delle cartilagini di accrescimento e le elevate capacità di rimodellamento dello scheletro del bambino richiedono lo specifico background culturale e formativo dello specialista in ortopedia pediatrica.
La mininvasività, il rigoroso rispetto delle cartilagini di accrescimento, la disponibilità di attrezzature e dispositivi dedicati, la conoscenza di tempi, modalità e limiti del rimodellamento, specifici per ciascuna differente lesione, sono elementi che condizionano la condotta terapeutica ed incidono notevolmente sul risultato funzionale.